Ripercorriamo insieme le tappe della breve ed intensa vita di uno dei più grandi autori spagnoli del Novecento.

Federico Garcìa Lorca nasce il 5 giugno 1898 a Fuente Vaqueros, nella provincia di Granada. Dopo aver terminato gli studi primari e secondari, nel 1915 si iscrive alla facoltà di lettere e in seguito, più per accontentare il volere del padre, anche a quella di giurisprudenza. Al periodo universitario risalgono gli incontri con giovani intellettuali socialisti. Nel 1918 esce il suo primo libro, Impresione y paisajes, una serie di prose poetiche ispirate ai suoi viaggi. Del 1919 è la pubblicazione della sua prima poesia, Granada pubblicata sulla rivista locale Renovacion. Dopo l'insuccesso de El maleficio de la mariposa (opera per marionette), si concentra nuovamente sulla poesia.

Libro de poemas, la sua prima raccolta, è del 1921. Frequenta spesso la casa di Salvador Dali del quale è amico dal 1923. A distanza di alcuni anni vengono pubblicati Canciones, Romancero gitano il Poema del cante jondo. Nel 1929 Lorca viaggia verso New York, la quale gli ispirerà la sua opera più complessa: Poeta en Nueva York. A Madrid intanto avvengo degli sconvolgimenti politici: nel 1931 cade la monarchia di Alfonso XIII, viene proclamata la repubblica ma di fatto il potere è in mano all'estrema destra, che vede in Garcìa Lorca già un nemico. Nel 1933 pubblica Oda a Walt Whitman. I suoi viaggi continuano, soprattutto in Sudamerica. Nel marzo del 1934 a Buenos Aires conosce Pablo Neruda. Tornato tra i disordini della sua patria comporrà Llanto pro Ignacio Sanchez Mejìas, morto durante una corrida. È il 1936, le elezioni fanno registrare la vittoria della sinistra, il potere è al Fronte Popolare ma l'opposizione non si arrende. La situazione precipita con l'omocidio del capo della destra Calvo Sotero. In luglio il poeta decide di lasciare Madrid, di stare nella sua tranquilla Granada, ma è un’illusione. Il 17 luglio scoppia la guerra civile ed il 20 Granada è in mano ai ribelli. La resistenza dei repubblicani viene duramente stroncata con fucilazioni e arresti di massa. Gli autori della repressione sono i militari, i Falangisti (vicini al Fascismo) ma anche lo stesso governo civile. Lorca decide di rifugiarsi a casa di amici falangisti. Il suo nome però è nella lista del comandante Valdes, capo del governo civile. Il 16 agosto viene arrestato e all'alba del 19 agosto viene fucilato a Viznar e gettato in una fossa comune.