Conosciamo la storia ed i retroscena di questa famosa canzone dei Buggles.
La fine di un'epoca
Alla fine dei mitici anni Settanta, più precisamente il 7 settembre del 1979, il gruppo gruppo pop - new wave britannico noto come The Buggles, pubblica il singolo "Video Killed the Radio Star". Il gruppo, formato dal duo Trevor Horn e Geoffrey Downes, con il disco singolo anticipava l'uscita del loro primo album intitolato "The Age of Plastic" (1980). La canzone fu accompagnata da un video musicale che fu scelto per inaugurare le trasmissioni di quella che sarebbe poi diventata la madre di tutte le televisioni musicali: MTV. La scelta dell'emittente di trasmettere questo video la sera del 1° agosto 1981 non fu ovviamente casuale. La canzone, infatti, già dal titolo informava di come il video musicale averebbe ucciso una famosa "stella della radio" riducendone drasticamente la popolarità. La canzone, in realtà, segnava la fine di un'epoca, quella della musica solo ascoltata (in radio o dai dischi) cedendo il passo all'epoca della musica video-ascoltata. Da lì a poco tutti i più grandi gruppi musicali avrebbero realizzato i videoclip, dando vita ad una forma artistica a sé, che avrebbe tanto entusiasmato gli amanti della musica in tutto il mondo. Tutto questo, però, senza che la radio perdesse la sua importante funzione di far conoscere i brani agli ascoltatori. Al contrario, nel video (ironico) diretto da Russel Mulcahy, una radio esplode davanti ad una bambina che, una volta, cresciuta si troverà immersa in un nuovo mondo fatto di playback e tecnologia.
Origini della canzone
Uno degli autori della canzone Trevor Horn, ammise che la canzone fu ispirata dalla lettura di un racconto di fantascienza dello scrittore J. G. Ballard intitolato "The Sound-Sweep". In un mondo dove la musica è sparita, il protagonista, un ragazzo muto ma dall'udito eccezionale, ripulisce le pareti e i pavimenti da tutti i suoni che vi sono rimasti attaccati, tramite un aggeggio futuristico.
Il vero motivo dominante di "Video Killed the Radio Star" è, però, la nostalgia e la consapevolezza che la musica non sarebbe stata più la stessa, non solo per l'avvento dei video musicali ma anche per tutti quegli aspetti tecnici che da lì a poco ne avrebbero cambiato la produzione e la fruizione. Nel testo emerge anche la preoccupazione che le nuove generazioni non abituate più a un certo tipo di musica, non apprezzino più i capolavori del passato.
Il brano ebbe un buon successo mondiale, raggiungendo la prima posizione sia nelle classifiche britanniche che in quelle di altri paesi. L'orecchiabilità e le tantissime cover realizzate, hanno reso ulteriormente famoso il brano consegnandolo alla storia della musica pop e non solo.
