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4 luglio 2011 1 04 /07 /luglio /2011 07:55

Se avete sognato una casa dove le connessioni internet, telefono e media sono condivise in tutti gli ambienti domestici allora Fritz!Box è quello che fa per voi. Vediamo le caratteristiche dei modelli ed i prezzi di questo prodotto.

Navigare e condividere in banda larga

È difficile classificare in un'unica categoria il dispositivo Fritz!Box dell'azienda tedesca AVM. Le sue funzioni, infatti, vanno oltre quelle del semplice modem ADSL o di un router Wi-Fi. In effetti, l'intento generale del produttore è quello di realizzare un unico ambiente domestico altamente connesso dove internet, telefono, contenuti multimediali possono essere condivisi da tutti i dispositivi presenti. Iniziamo dalla connessione Internet in banda larga. Il Fritz!Box 7390, il top della gamma dei prodotti AVM, consente una connessione VADSL e ADSL con un downstream fino a 100 Mb/s. In più, con il sistema Dual Wlan N consente una connessione wireless velocissima (fino a 300 Mb/s) se utilizzato con il Fritz! Wlan USB Stick N (venduto a parte), che è un dongle USB per ricevere il segnale wi-fi sul pc desktop o notebook.

Come telefono il Fritz!Box 7390 offre una stazione base DECT che può collegare fino a 6 telefoni cordless.

Infine, il dispositivo è anche un server multimediale; musica e video possono essere condivisi dai dispositivi connessi in rete accedendo al supporto di memorizzazione interna o ad un hard disk esterno collegabile al box.

Modelli e prezzi

Il modello Fritz!Box 7390, di cui abbiamo parlato in precedenza, viene venduto ad un prezzo di 240 euro (cordless e USB dongle esclusi).

Un altro modello Fritz!Box della AVM è il 7270 il quale integra modem ADSL2+, router Wlan e impianto telefonico VoIP (chiamate telefoniche via Internet). Come base Dect può collegare fino sei telefoni cordless. Il prezzo è di 198 euro.

Il Fritz!Box 7170, invece, racchiude un modem ADSL con router per il VoIP, l’access point Wlan e il centralino PBX collegabile a un centralino telefonico ISDN (può gestire fino a 4 chiamate in contemporanea). Ha quattro porte Ethernet e una USB per configurare lo Stick USB o condividere stampanti e dischi esterni. Il prezzo di vendita è di 150 euro.

L'ultimo modello della gamma è Il Fritz!Box 5124, un dispositivo VoIP facile da installare e perfetto per navigare e telefonare via ADSL. Ha, inoltre, quattro porte Ethernet e una USB per condividere in rete stampanti o dischi esterni. Il prezzo è di 135 euro. Tutti i modelli sono venduti anche sul sito dell'azienda che è: Fritzshop.it.

Fritz!BoxFritz!Box
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3 luglio 2011 7 03 /07 /luglio /2011 19:21

Se siete giocatori di Nintendo DS bloccati e frustrati davanti all'ostacolo insuperabile, Action Replay è quello che vi salverà! Vediamo come si presenta il prodotto e come si usa.

L'Action Replay DS: istruzioni per l'uso

Action Replay DS (ARDS o AR) è uno sblocca codici, ovvero uno strumento per modificare parametri all'interno di un gioco dando vantaggi al giocatore. Grazie all’Action Replay, infatti, sarà possibile sbloccare vite infinite, armi, munizioni, tempo e tanto altro ancora. Inoltre, si potranno scoprire i livelli e gli oggetti nascosti e controllare nuovi personaggi.

L'action replay NDS consente tutto ciò grazie ai codici (diverse centinaia) pre-caricati nella memoria.

Come accadeva per il DS Gameshark, l’utilizzo è estremamente semplice ed è assolutamente sicuro per la console. Basterà infatti inserire la scheda Action Replay, avviare la console, selezionare il gioco in cui si vogliono sbloccare i trucchi, estrarre l'Action Replay e sostituirla con la cartuccia di gioco.

A riconoscimento del gioco avvenuto saranno visualizzate tutte le scelte possibili relative ai trucchi o agli oggetti sbloccabili. Fatta la scelta di un aiuto verrà richiesto di reinserire la AR e poi di nuovo la cartuccia del gioco.

Se poi il nostro gioco non dovesse apparire nella lista base contenuta nell’Action Replay, oppure vogliamo ottenere nuovi codici, il database si aggiorna gratuitamente online. Basta collegare la scheda ad un pc e installare il software Action Replay Code Manager incluso nel mini CD presente nella confezione. Una volta trovato online il gioco che ci interessa, sarà possibile copiare i nuovi codici sulla scheda semplicemente facendo drag & drop.

Il Nintendo DS Action Replay testato è quello compatibile con DS e DS Lite.

Se si è in possesso di una console DSi bisogna comprare l'AR specifico. Il prodotto, in sintesi, si caratterizza per la facilità d’uso e per un database veramente a prova di appassionati. Il manuale incluso, in italiano, è molto utile e facilita la procedura del download dei codici.

È sicuramente un prodotto da consigliare, l'importante è non abusarne, altrimenti viene meno il divertimento nel risolvere da soli gli enigmi di ciascun gioco.

Aspetti positivi

Costo tutto sommato accessibile (30 euro).

Vastissima disponibilità di codici.

Aspetti negativi

Prodotto compatibile con DS e DS Lite (non adatto a DSi).

Si rischia col tempo di ricorrere troppo spesso all'aiuto, togliendo il piacere stesso di riuscire a superare l'ostacolo da soli.

1 Action Replay DS | Source | Author Snowwwhite | Date 2010-07-15 | P
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3 luglio 2011 7 03 /07 /luglio /2011 18:54

Da quarant'anni la Lega Basket Serie A è un punto di riferimento per le società sportive italiane di pallacanestro. Scopriamone le principali attività e la sua storia.

L'attività della Lega Basket

La Lega Società di Pallacanestro Serie A, più comunemente detta Lega Basket, è l'ente che organizza, su delega della FIP (Federazione Italiana Pallacanestro), il massimo campionato professionistico italiano maschile: la Serie A.

Come da statuto, la Lega è composta da tutte le società di pallacanestro affiliate alla Federazione Italiana Pallacanestro e che partecipano al Campionato di Serie A; la sede è a Bologna.

La Lega Basket si occupa anche di organizzare la Coppa Italia, la Supercoppa e l'All Star Game. Ha inoltre il compito di negoziare e stipulare i contratti e gli accordi collettivi ed i contratti relativi alle licenze dei diritti audiovisivi delle manifestazioni da essa organizzate.

Momenti chiave della storia della Lega Basket

Il 27 Maggio 1970 a MiIano viene firmato l’atto costitutivo della Lega Società Pallacanestro Serie A in presenza dei rappresentanti delle maggiori società sportive di pallacanestro. Il suo scopo è la fattiva solidarietà tra le società italiane di pallacanestro partecipanti al Campionato di Serie A e una diretta tutela degli interessi comuni delle associate.

Nella stagione 1976/1977 vengono introdotti i play off. E' prevista una prima fase con le squadre di A1 e A2 impegnate con 12 squadre rispettivamente in un torneo all’italiana. Segue poi la poule scudetto, il quale viene assegnato alla fine con play off all’americana, al meglio delle 3 partite.

Con l’arrivo di De Michelis alla presidenza nel 1984 si apre un quadriennio di grandi cambiamenti: si assiste ad uno snellimento dell’intera materia regolamentare di competenza della Lega; le finali dei playoff si giocheranno al meglio delle 5 partite; vengono abolite molte tasse a carico delle società e viene firmato un contratto con la RAI, per avere un appuntamento televisivo fisso nel pomeriggio del sabato.

Nel Febbraio 1990 per la prima volta la finale di Coppa Italia, organizzata dalla Lega, si trasforma in Final Four. Dal 2000, saranno invece le prime 8 squadre classificate al termine del girone d'andata della Serie A a disputarsi il trofeo in una Final Eight.

Nel Luglio del 1994 l’Assemblea Generale FIP sancisce il passaggio al professionismo del basket di Serie A. Le 31 associazioni sportive che compongono la Lega si trasformano in società di capitali: giocatori e allenatori diventano lavoratori dipendenti a tutti gli effetti.

La Lega stabilisce, inoltre, parametri differenti per la partecipazione alla A1 ed alla A2. Quest'ultima inserisce anch'essa i play off.

Nel Giugno del 2001 nascono due Leghe professionistiche dalla scissione dell’unica Lega precedente: la Lega Società di Pallacanestro Serie A (con 19 squadre) e la LegaDue, con 14 squadre (la ex serie A2).

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3 luglio 2011 7 03 /07 /luglio /2011 15:32

Con la diffusione sempre maggiore delle trasmissioni in Digitale Terrestre è cresciuta anche la necessità di avere un decoder che fosse capace di registrare un programma e, contemporaneamente, vederne un altro. A questo scopo nasce il DVB-T Dual Tuner. Vediamo cos'è e come si usa.

Come funziona il DVB-T Dual Tuner

I l Digital Video Broadcasting - Terrestrial (DVB-T) è lo standard del consorzio europeo DVB per identificare una modalità di trasmissione televisiva digitale terrestre. Il Dual Tuner, cioè il doppio sintonizzatore, invece, è ciò che consente di poter registrare un programma in digitale mentre se ne sta guardando un altro: puoi guardare in diretta la partita della tua squadra del cuore mentre su un altro canale registri un film, che potrai rivedere quando vuoi. Esistono anche Dual Tuner per altri tipi di trasmissioni, come quelle satellitari o in alta definizione. Qui ci occupiamo solamente delle trasmissioni del digitale terrestre in chiaro e non a pagamento. Il doppio sintonizzatore può essere incluso in un apparecchio decoder esterno, oppure, nel caso del LCD Dual Tuner, può essere integrato direttamente nel televisore LCD di ultima generazione. In commercio esistono anche DVB-T Dual Tuner per PC. Questi si possono collegare alla porta USB del computer, oppure, nei sistemi desktop, essere connessi tramite uno slot PCI.

Ma il decoder con Dual Tuner DVB-T dove lo registra il programma prescelto?

I decoder esterni più costosi registrano il programma su hard disk interno di capacità variabile a seconda dei modelli e del prezzo. I decoder più economici sono dotati, invece, di una porta USB alla quale collegare una memoria esterna (la classica chiavetta USB) oppure un hard disk esterno. Ovviamente il tempo di registrazione massimo è determinato dalla dimensione dell'hard disk o della chiavetta USB. I decoder DVB-T USB per PC utilizzano l'hard disk del computer stesso per registrare i programmi.

Come si usa il Dual Tuner

Come tutti i normali decoder bisogna utilizzare il cavo antenna per ricevere il segnale di trasmissione digitale. Poi, normalmente, ci sono due modi per registrare un determinato programma:

  • registrazione diretta del programma;

  • registrazione programmata;

Nel primo caso basta selezionare il canale dove il programma viene trasmesso e avviare la registrazione in tempo reale. Nel secondo caso è possibile programmare il decoder come un normale videoregistratore, impostando l'ora di inizio, la durata della registrazione (o l'ora della fine), il canale che si vuole registrare. Questa modalità programmata di registrazione è possibile anche attraverso la guida elettronica ai programmi, anche conosciuta come EPG. Grazie a questa guida è possibile sfogliare tutti i programmi sui canali in programmazione nelle ore (o giorni) seguenti e, semplicemente selezionando un determinato programma della guida, programmare la registrazione di quel programma.

Dual tuner
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2 luglio 2011 6 02 /07 /luglio /2011 14:38

Le scarpe da calcio sono sempre più un concentrato di tecnologie e materiali innovativi. Vediamo le caratteristiche di questo nuovo prodotto della Adidas.

La nuova scarpa Adidas Adizero F50 ha una tomaia in un materiale innovativo sintetico, leggero e a strato singolo chiamato Adilite Twin. Il materiale consente la giusta tensione ma anche la necessaria flessibilità, migliorando così il controllo della palla. La suola Sprint Frame ha un design fluido ed essenziale, ha una struttura stabile ed è molto resistente.

La configurazione Traxion degli 11 tacchetti della F50 è molto particolare. Sono stati progettati con forma differente e posizionati in punti strategici della suola, per offrire velocità, stabilità e trazione. Soprattutto i tacchetti centrali, i quali sono collegati a tre barre orizzontali innestate nella suola, rendono la scarpa più stabile nei movimenti laterali.

La parte inferiore che unisce tomaia è in materiale TPU: stabile e resistente.

La struttura agevola il trasferimento di energia tra la suola, che è dotata della giusta rigidità, e la parte superiore in Adilite Twin, che invece è morbida. Infine, sotto lo strato leggero della tomaia sono presenti due fasce laterali di supporto interno, sempre in TPU. Queste rafforzano la tomaia e danno alla scarpa un maggiore stabilità durante gli scatti e i cambi di direzione.

La scarpa della Adidas, in definitiva, è una scarpa molto leggera e adatta ai giocatori tecnici, dotati di velocità e grande capacità di dribbling. Non a caso è la scarpa scelta dal campione argentino Messi.

Aspetti positivi

Leggerezza e grande stabilità sul terreno.

Buon controllo della palla.

Aspetti negativi

L'area attorno al tallone è ben imbottita ma è un po' troppo sottile e tende a causare piccole vesciche se usata troppo.

La parte superiore della scarpa è fin troppo sottile, esponendo maggiormente il piede ai colpi degli avversari (e agli infortuni).

adizero F50
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1 luglio 2011 5 01 /07 /luglio /2011 09:51

La prima generazione di notebook Fujitsu Siemens Lifebook della serie E, si caratterizza per una discreta potenza di elaborazione e da diverse soluzioni in termini di sicurezza. Vediamo i dati tecnici e la prova di uno dei laptop della serie.

Leggerezza e sicurezza

I principali Fujitsu Siemens laptops che compongono la Lifebook serie E sono: Lifebook E8010, Lifebook E8110 e Lifebook E8210. I modelli si basano tutti sulla tecnologia mobile Intel Centrino Duo di ultima generazione. La memoria Ram è del tipo DDR2 a 667 Mhz presente in diversi tagli a seconda della configurazione e comunque aggiornabile fino a massimo 4 GB. Per l'accelerazione grafica, invece, i modelli Lifebook E 8010 ed E8110 integrano il chip Intel Graphics Media Accelerator 950. Il modello E8210 ha una ATI Mobility Radeon X1400 con 256MB HyperMemory.

Le dimensioni dello schermo TFT SFXGA o WSXGA variano a seconda del modello dai 15 ai 15.4 pollici con risoluzioni fino a 1680 x 1050. Il masterizzatore, infine, è un Dual Layer DVD Super Multi Writer.

La serie Lifebook E ha diversi elementi che rendono i notebook molto protetti dai tentativi di intrusione. Infatti, a seconda dei modelli, i computer dispongono di uno slot SmartCard oppure un lettore di impronte digitali (o entrambi). In più, i notebook dispongono di password impostabili a livello di bios, hard disk e di sistema in generale (Lifebook Lock).

Un altro aspetto interessante è la possibilità di espansione attraverso il Modular Bay. In pratica, il drive ottico DVD può essere facilmente rimosso per ospitare, al suo posto, una seconda batteria oppure un secondo hard disk.

Il modello testato è il Lifebook E8110 con processore Intel Core Duo T2500 a 1.83 GHz, 2 GB Ram 667 MHz. Il non brillante schermo da 15 pollici (con risoluzione 1400x1050) e l'acceleratore grafico integrato non rendono adatto il notebook ai giocatori più esigenti. Tuttavia, la riproduzione di video e film è abbastanza fluida. La capacità di elaborazione è buona e il consumo non è eccessivo. La batteria è del tipo a 6 celle con durata di poco inferiore alle 5 ore.

Uno dei pregi di questo laptop è sicuramente il peso: solo 2.2 Kg, cosa che ne esalta l'uso in mobilità. Imperdonabile l'assenza di una webcam. Abbiamo provato uno dei sistemi di protezione hardware: il rilevatore di impronte digitali. La procedura di acquisizione dell'impronta è un po' difficoltosa ma, una volta memorizzata, l'accesso al sistema è veloce.

Aspetti positivi

Leggerezza ed autonomia.

Alto livello di sicurezza anti-intrusioni.

Praticità a livello di espansione (Modular Bay)

Aspetti negativi

Webcam assente.

Accelerazione grafica limitata (E8010, E8110).

Schermo non brillantissimo.

Fujitsu E8210
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1 luglio 2011 5 01 /07 /luglio /2011 08:16

Per il neofita del brindisi con le bollicine lo champagne sembra essere tutto uguale. In realtà ci sono diversi tipi di champagne, classificabili secondo vari criteri. Vediamo quali sono questi tipi di champagne e le loro caratteristiche particolari.

Ciascun tipo di champagne non è soltanto il prodotto di un particolare vitigno ma è anche un mix di vecchi vini, altri distillati e zuccheri sapientemente miscelati. Normalmente, prima dell'imbottigliamento, viene aggiunta una piccola dose di sciroppo composto da zucchero di canna, vini vecchi e altri distillati. Il maggiore o minore dosaggio di questo composto determina il gusto dello champagne: secco oppure molto dolce.

I classici champagne chiamati Brut, Extra, Nature, (o in francese Pas dosé, Brut Sauvage) sono in assoluto i più secchi. Sono tipi di champagne leggeri e freschi, bevibili anche come aperitivo ma, soprattutto, con prelibati risotti, carni bianche o pesci raffinati.

Lo champagne conosciuto come Dry ha un gusto più morbido e insieme all'altro tipo, il Sec, sono i più indicati per gelati e dessert poco dolci.

Gli champagne Démi Sec e Doux, invece, sono vini da meditazione o da fine pasto e possono essere bevuti con i dessert e, in generale, con la pasticceria dolce.

Seguendo il particolare colore che lo champagne assume all'imbottigliamento possiamo avere: il Rosé e il Bianco. Il Rosé è ottenuto mescolando vini bianchi e vini rossi, oppure, tenendo brevemente le bucce nel mosto in fermentazione. Il Bianco viene prodotto solo con uve bianche Chardonnay. Quest'ultimo è anche uno degli champagne più pregiati è prende il nome di Blanc de Blancs.

Infine, mescolando tra loro vini ottenuti unicamente da uve a bacca nera, si ottiene un altro champagne bianco famoso: il Blanc de Noirs. Questo vino è prodotto esclusivamente con uve Pinot noir.

A completare l'elenco dei diversi tipi di champagne non possiamo non parlare dei Millesimati. Questi champagne derivano dall’assemblaggio di vini, solo ed esclusivamente, di uno specifico anno durante il quale la vendemmia è stata particolarmente fortunata. Gli altri tipi di champagne, invece, sono elaborati con vini di annate diverse. Come vuole la tradizione, i Millesimati vengono invecchiati e messi in commercio non prima dei tre anni. In alcune zone della famosa area produttiva francese di Champagne, si arriva a conservare le bottiglie addirittura fino a cinque anni. Tutte queste particolari caratteristiche rendono il Millesimato un vino molto speciale e costoso.

champagne
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28 giugno 2011 2 28 /06 /giugno /2011 20:10

Analizziamo le caratteristiche di queste nuove scarpe da calcio della Puma, punta di diamante della serie PowerCat.

In qualunque parte del campo si giochi le nuove scarpe Puma PowerCat 1.10 iFG hanno tutto ciò di cui una scarpa da calcio ha bisogno. Innanzitutto, le PowerCat si avvalgono della 3D Power Shooting Technology che offre caratteristiche uniche di rimbalzo della palla una volta colpita. La schiuma speciale Springtech, infatti, è stata progettata per migliorare ogni colpo dando ulteriore potenza alla palla al momento dell'impatto con la scarpa.

In particolare, l'area di impatto è costituita da morbida pelle sottile e da una microfibra sintetica intorno. Speciali borchie a forma di branchie di squalo sono state progettate per garantire una maggiore penetrazione e distribuzione della pressione, nonché la massima trazione e manovrabilità. Le branchie sono presenti anche sulla parte esterna della scarpa per potenziare i colpi calciati di esterno e per il controllo della palla sempre con quella parte del piede.

La tomaia è morbida ed è in materiale K-Leather (pelle di canguro) che assicura leggerezza, flessibilità e durata nel tempo. Il tallone, invece, è protetto da un rinforzo in poliuretano termoplastico a doppia densità, molto ampio, che assicura protezione interna e resistenza all'esterno.

Puma, inoltre, utilizza da tempo la tecnologia PowerLast per dare una forma il più anatomica possibile alla scarpa. La tecnologia fornisce un volume maggiore alla punta e al collo del piede. Questo consente alla suola di seguire i contorni reali del piede per una maggiore aderenza e comodità. L'allacciatura delle stringhe totalmente decentrata rende il profilo della scarpa liscio per non interferire nel calcio e nel controllo della palla.

La suola infine, estremamente resistente e flessibile, si adatta egregiamente anche alle superfici più dure.

Aspetti positivi

Massima trazione e manovrabilità.

Comfort e leggerezza.

Aspetti negativi

La parte superiore della tomaia, così come progettata, manca leggermente di grip, rendendo un po' difficoltoso il controllo della palla quando questa proviene dall'alto.

PowerCat calcioPowerCat
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27 giugno 2011 1 27 /06 /giugno /2011 15:51

Può capitare di dover collegare dispositivi e periferiche con uscita USB a dispositivi con porta Firewire. Vediamo come scegliere il cavo/adattatore più appropriato alle nostre esigenze.

Diversi tipi di connettori per gli standard USB e FireWire

Lo standard di connessione USB (Universal Serial Bus) lo conosciamo tutti, vista la sua diffusione nei collegamenti tra periferiche. In questa occasione ci preme ricordare i diversi tipi di connettore USB disponibili. I connettori USB, infatti, possono essere di:

  • tipo A e B in versione standard;

  • tipo A e B in versione mini;

  • tipo A e B in versione micro;

Il tipo A è quello più diffuso (quello che troviamo normalmente come porta di ingresso sui computer). Il tipo B è presente su alcune stampanti; il formato mini è diffuso su diversi tipi di videocamere. Il formato micro è diffuso sempre più sui telefoni cellulari di ultima generazione.

La connessione FireWire (nome con il quale è noto lo standard IEEE 1394) viene comunemente usata per collegare dispositivi di archiviazione o dispositivi di acquisizione video. Dal punto di vista tecnico l'interfaccia FireWire è superiore all'interfaccia USB; tuttavia, quest'ultima si è diffusa maggiormente per una scelta dei produttori e a causa dei brevetti depositati.

I connettori di tipo FireWire possono essere di due tipi:

  • Firewire 400 a 4 pin (noto anche come FireWire mini);

  • Firewire 800 a 6 pin.

I connettori a 6 pin, ormai poco diffusi, erano stati inseriti come porte di input su diversi computer desktop. La differenza dei due formati è inerente alla velocità, 400 Mb/s (8 pin) e 786 Mb/s (6 pin), e al fatto che il connettore a 4 pin non presenta i due pin di alimentazione.

Qualche consiglio per la scelta

Nello scegliere il cavetto adattatore USB FireWire dobbiamo tener conto delle differenze fatte prima, parlando dei diversi tipi di connettore (mini o standard). Bisogna, infatti, controllare bene di quale tipo sia il connettore presente su entrambe le periferiche che vogliamo collegare. In commercio ci sono cavi che fungono da adattatore di diversa lunghezza. Ricordiamo che minore è la lunghezza del cavo, minore sarà la dispersione del segnale (in termini assoluti).

Infine, notiamo che esistono in commercio dei cavi di particolare qualità che, oltre ad avere i terminali dorati (per una maggiore conducibilità elettrica), sono anche schermati. Questi cavi, solitamente più costosi, sono da preferire se si opera in ambienti con forte interferenze elettriche e magnetiche o in presenza di numerose apparecchiature elettroniche.

Micro USB and USB jacks | Source | Date 12:06, 5 June 2007 (UTC) | Autfirewire 1394 pci controller card
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27 giugno 2011 1 27 /06 /giugno /2011 14:50

La disponibilità di apparecchiature audio-video che forniscono segnali di qualità sempre crescente ha favorito l'introduzione di diverse tipologie di cavi con terminali di collegamento diversi. Spesso sorge il problema di interfacciare terminali di diversa forma e tipologia di segnale trasmesso. Vediamo quali sono le caratteristiche di un adattatore HDMI - DVI e qual è il suo costo.

Tanti tipi di adattatore, stessa qualità video

Prima di tutto vediamo quali sono le caratteristiche dei due connettori in questione. Il connettore DVI (Digital Visual Interface) può trasportare segnali sia analogici che digitali attraverso differenti tipi di connettore DVI. Nello specifico, il connettore che trasporta il segnale analogico è indicato con la sigla DVI-A, mentre quello che trasportano il segnale digitale è il DVI-D. Il connettore di tipo DVI-I, invece, implementa sullo stesso connettore sia i segnali analogici dell'interfaccia DVI-A che quelli digitali dell'interfaccia DVI-D.

HDMI è la sigla che identifica la High-Definition Multimedia Interface (Interfaccia Multimediale ad Alta Definizione). L'interfaccia sta avendo una diffusione velocissima grazie all'impiego di questo tipo di connettore sui recenti monitor per Pc e televisori LCD High Definition.

Anche i connettori HDMI sono commercializzati in diversi formati. Quello più comune è il connettore standard HDMI "Tipo A", 19 pin il quale è retrocompatibile con l'interfaccia DVI.

Un classico impiego di questo tipo di adattatore è quello di inviare il segnale video HDMI di una scheda grafica installata su di un personal computer ad un monitor LCD (o un televisore LCD) dotato di ingresso DVI video. Oppure, si può usare l'adattatore per collegare l'uscita di un dvd-recorder ad un altro dispositivo dotato di connettore DVI come input.

Vediamo qualche prezzo online

Gli adattatori HDMI - DVI in commercio sono essenzialmente di due tipi: quelli semplici, che presentano direttamente un connettore HDMI maschio da un lato e uno DVI femmina dall'altro, e quelli a cavo dove i connettori sono collegati tra loro da un cavo di lunghezza variabile. Alcuni connettori sono dotati di placcatura dorata per aumentarne la conducibilità elettrica e il loro prezzo è normalmente maggiore. Questi i prezzi medi disponibili online relativi ai singoli produttori.

Hama (contatti dorati) HDMI M / DVI-D F: 25 euro;

Nilox: 12 euro;

Digitus (cavo 5m) 12,89;

Digitus: 5 euro;

AmazonBasics (cavo 3m): 7 euro;

1 Photo of an HDMI-DVI-Adapter 1 Foto eines HDMI-DVI-Adapters | Source
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